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| Titolo: I SIGNORI DEL CALCIO - 3 PUNTATA - CARLOS ALBERTO VALDERRAMA Lun Ott 03, 2011 2:48 pm | |
| Carlos Alberto Valderrama Palacio (Santa Marta, 2 settembre 1961) è un ex calciatore colombiano, di ruolo centrocampista offensivo. Considerato uno dei migliori elementi della storia del calcio colombiano e, più in generale, di quello sudamericano, nella sua carriera ha vinto per due volte il Pallone d'Oro sudamericano (1987 e 1993). Con 111 presenze, è il giocatore con più partite giocate con la selezione colombiana. Divenne noto a livello internazionale tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, sia per le abilità in campo che per il suo particolare look, che comprendeva vari accessori (collanine, braccialetti), appariscenti baffi neri e soprattutto una folta e riccioluta chioma bionda, che lo rendeva chiaramente riconoscibile nelle fasi di gioco. Nel marzo del 2004 è stato inserito da Pelé all'interno del FIFA 100, una lista compilata dall'ex giocatore brasiliano che include i più grandi calciatori viventi; occupa inoltre la trentanovesima posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata dall'IFFHS, sempre nel 2004. Il suo stile di gioco comprendeva un ampio repertorio di passaggi smarcanti, tocchi di prima e lanci lunghi nonché abili dribbling, che gli permettevano di mantenere a lungo il possesso di palla (di lui Eduardo Galeano scrisse che aveva i piedi storti, che gli servivano però per "nascondere" il pallone agli avversari)In seguito alla vittoria contro l'Argentina durante la Copa América 1987 fu definito un classico numero dieci, in grado di gestire il pallone con grande precisione. Il suo difetto principale era la lentezza nell'incedere, che però riusciva a controbilanciare grazie alle doti tecniche; altri suoi punti deboli erano il colpo di testa e la fase difensiva, a cui partecipava poco. In campo raramente si dimostrava egoista, fornendo spesso assist decisivi per i compagni: solitamente si posizionava nel ruolo di trequartista, e, data la sua visione di gioco, svolgeva la funzione di regista offensivo, dettando i tempi della squadra. Interpretò il calcio in controcorrente, distaccandosi dalla fisicità e dall'atletismo che acquisivano sempre più importanza, correndo poco ma manovrando e facendo circolare il pallone con rapidità e intelligenza. scarso.................. | |
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